lunedì 4 ottobre 2010

Società Operaia di Mutuo Soccorso di Alghero


Società Operaia del Mutuo Soccorso di Alghero


La Società Operaia di Mutuo Soccorso, sodalizio benemerito nel campo previdenziale ed assistenziale, ad Alghero fu fondata nel maggio del 1883; essa aveva ed ha tuttora la sua sede in via Cavour al n.61.
Il Mutuo Soccorso offriva ai suoi soci, per la maggior parte artigiani, un'assistenza medica ed un degno funerale qualora non potessero provvedere a queste spese. In casi particolari si attivava anche per raccogliere fondi da donare alle famiglie più bisognose, soprattutto in caso di premature vedovanze o gravi infortuni.
Tra i soci fondatori dell'associazione assistenziale risultano Antonio Baia Piras, Antonio Fundoni Nuvoli, Efisio Mura, Luciano Sudano.
In uno statuto datato 10 gennaio 1884 le cariche più importanti all'interno del sodalizio sono così distribuite: presidente Lorenzo Baldino, consigliere anziano Carmine Massa e segretario Francesco Cherubini.
Col passare degli anni le cariche ricoperte all'interno del sodalizio vennero affidate a personaggi illustri, probabilmente per riceverne prestigio anche se non provenivano dall'artigianato o dal mondo operaio, come quella di presidente onorario affidata al Conte Luigi di Sant’Elia e successivamente, al generale medico Giuseppe Pezzi, già Cavaliere di Malta e membro del Gran Priorato dello stesso Ordine.
E' importante e significativo ricordare che Il primo presidente dell'Associacion Italiana Sardi Uniti de Soccorros Mutuos, di Buenos Aires in Argentina, è stato Fausto Falchi, un algherese che è rimasto in carica dal 1936 al 1976.

I locali della sede
La sede ha una dimensione di poco inferiore ai 100 mq, con due accessi (uno da via Cavour ed uno dai bastioni Magellano). In essa si apprezza un’ampia sala ricavata dalla modifica di alcuni locali che originariamente sorgevano sotto la cupola della chiesa di Sant’Antonio Abate; in questa sala oggi è possibile ammirare una raccolta di riproduzioni d’epoca e di quadri originali raffiguranti, oltre ad alcuni esponenti della famiglia Savoia (Vittorio Emanuele II, Carlo Alberto, la regina Margherita), Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Verdi. Di un certo interesse, anche per il particolare genere pittorico a cui appartiene, un grande quadro risalente al Ventennio che esalta i Patti Lateranensi. Fanno cornice a queste opere, numerose foto d’epoca, documenti originali, una lapide marmorea in onore del donatore dello stabile Antonio Baia Piras e una grande raffigurazione pittorica dei simboli della Fratellanza Operaia. I locali sono stati recentemente restaurati.